Qualche anno fa ho avuto l'occasione di riprendere il grandissimo Paolo Villaggio, storico personaggio dello spettacolo italiano.
Interprete televisivo e cinematografico di personaggi legati ad una comicità paradossale e grottesca, come il professor Kranz e il timidissimo Giandomenico Fracchia, è noto soprattutto per la creazione letteraria e la seguente interpretazione cinematografica (in dieci pellicole) del ragionier Ugo Fantozzi. All'attività comica fa eco quella di scrittore, iniziata proprio con un libro su Fantozzi al quale seguiranno altri sei sul ragioniere, e altri libri di carattere satirico. Ma memorabili sono state le sue parti più drammatiche, partecipando a film di registi come Federico Fellini, Marco Ferreri, Luigi Comencini, Lina Wertmuller, Ermanno Olmi e Mario Monicelli, che forse non tutti conoscono.
Durante l'incontro raccontava che all'estero è conosciuto principalmente come scrittore e come attore drammatico, carriera che in Italia non è mai del tutto decollata a causa del grande successo del personaggio Fantozzi.
Mi sono trovato di fronte ad un personaggio ecclettico, con una cultura immensa, molto ironico e autoironico, pieno di vitalità e veramente sarcastico.