giovedì 31 luglio 2025

Premio dell’Associazione Italiana Fotografi Jazz

 


Una piccola grande gioia: il premio dell’Associazione Italiana Fotografi Jazz

Ci sono notizie che arrivano all’improvviso, ma che in realtà sono in viaggio verso di te da una vita.
Quando ho saputo che la mia fotografia aveva vinto il premio foto singola dell’Associazione Italiana Fotografi Jazz, mi sono fermato in silenzio. Non tanto per l’incredulità, quanto per la gratitudine, una gratitudine profonda, che parte da molto lontano.

Ascolto jazz da sempre. Da quando ero bambino, a dire il vero, da prima ancora: mia madre raccontava che, mentre mi portava in grembo, la casa risuonava dei dischi jazz di mio padre. Lui è stato il mio primo maestro d’ascolto, il mio primo compagno di concerti, mi portava in giro per il Ponente ligure e la Costa Azzurra a sentire dal vivo nomi che allora non conoscevo, ma che oggi sono incisi nel mio cuore.

Il jazz, per me, non è solo musica: è memoria, è identità, è pelle. È il modo in cui ho imparato ad ascoltare il mondo, e forse anche a fotografarlo.

Per questo motivo, questo riconoscimento non è solo una gioia personale. È qualcosa che desidero dedicare a mio padre, che non c’è più, ma che è in ogni nota, in ogni scatto, in ogni respiro della mia fotografia jazz. Spero che, da qualche parte, possa essere orgoglioso di me.

Ringrazio di cuore chi ha creduto nella mia immagine, chi promuove la fotografia come forma d’arte e racconto, e chi continua a vivere il jazz non solo come genere musicale, ma come linguaggio umano ed emotivo.

Grazie