Il discorso dell'estrapolazione delle singole immagini da lavori di reportage è una questione annosa e spesso molto contestata e dibattuta. Nei miei corsi e ws di reportage è una delle domande che non manca mai. Approfitto del mio blog per provare a mettere nero su bianco qualche punto fermo del mio modo di vedere la questione.
Realizzo reportage da molti anni, racconto con le fotografie le storie che mi appassionano. Utilizzo la fotografia come strumento di conoscenza e approfondimento. Molto spesso non basta una sola immagine per narrare quello che ho in mente. Ma spesso mi capita di scattare delle immagini in alcuni reportage per poi poterle, o volerle, utilizzare anche decontestualizzate. All'inizio del mio percorso di "narratore di storie" rabbrividivo nel pensare nell'estrapolare una fotografia del resto del corpo del lavoro. Ma mano a mano che scattavo, studiavo, mi informavo, guardavo altri lavoro di altri autori, mi rendevo conto che spesso una sola immagina da sola poteva raccontare anche altre storie, altri racconti. E, allora, perché non sfruttare questa possibilità comunicativa? W le fotografie singole, decontestualizzate, magari anche senza didascalia!