lunedì 28 dicembre 2020

Addio 2020, benvenuto 2021!

 Normalmente non sono tipo da riflessione di fine anno, ma questo 2020 è stato davvero particolare: un nuovo ruolo, molto impegnativo, nella cooperativa dove lavoro, una pandemia che ha ristretto il raggio degli spostamenti e delle interazioni sociali e di conseguenza non ho potuto fotografare in mezzo alla gente, modalità che preferisco. Ho realizzato un solo reportage, quello relativo alla città vuoto durante la prima ondata. Per vari motivi, che non sto qui a spiegavi, non ho documentato la seconda e i suoi parziali lockdown, perché mi hanno psicologicamente colpito meno. A marzo sono rimasto affascinato, ma anche molto spaventato, dalla città vuota, in un clima davvero post-apocalittico, che avevo solo visto al cinema e che mai avrei pensato di vivere.

 Questo è stato l'anno che ho meno fotografato, ho meno editato, meno programmato i lavori futuri, non per inedia, ma per mancanza di tempo, mai come in queso periodo ho lavorato così tanto. Mi auguro un 2021 differente, con maggiori opportunità di ricercare, scattare, ho ancora molte idee da sviluppare, reportage da effettuare. 



venerdì 25 dicembre 2020

Auguri

 Buon Natale!




Si tratta di un'immagine tratta dal reportage della prima cena di Natale di Libera Piemonte del 2010. In quell'anno chef d'eccezione Don Luigi Ciotti, presidente di Libera, Gian Carlo Caselli, procuratore generale di Torino, Oscar Farinetti, presidente di Eataly e Carlo Petrini, fondatore di Slow food.


lunedì 14 dicembre 2020

Question time #11 - La mia attrezzatura

 Riprendo la rubrica "Question Time" dopo tanti anni. Mi spiace non avervi risposto, ma spesso le domande erano banali o vertevano su argomenti che avevo già trattato in passato. Come ho già detto in passato, ho sempre risposto a tutti, in forma privata piuttosto che corale. Ora i tempi mi sembrano maturi per riprendere la rubrica e rispondere un po' a qualche domanda che mi avete posto. 

Inizio con la più pallosa, ovvero, "quale attrezzatura utilizzi per i tuoi reportage?" La trovo pallosa perché per me il mezzo con cui racconto le mie storie non sono molto importanti, a me basta riuscire a comunicare qualcosa. Ho realizzato reportage interamente con la fotocamere di uno smartphone (Al rogo, al rogo!). Altre volte, per necessità di leggerezza, utilizzo solo la mirrorless, altre volte tutta l'attrezzatura al completo. 


Vediamola, dunque: normalmente viaggio leggero, smartphone e mirrorless, una Fujifilm X-E3, corredata da un obiettivo XF 18-55MM F/2.8-4 R LM OIS, questa combinazione mi permette di coprire il 99% delle situazioni che attualmente incontro.

Altre volte abbino alla precedente attrezzatura una Canon 6D con due obiettivi, il fantastico Tokina 16-28 f/2.8 e il Sigma 70-200 f/2.8. Due obiettivi luminosi, su FF ì, che mi permettono di scattare in tutte quelle situazioni come conferenze stampe o concerti. 

Per alcuni reportage di lunga durata, utilizzo entrambi i sistemi, per poter avere una maggiore varietà di punti di vista. 

Trovo questo abbinamento l'ideale per i miei scopi di narrazione, ma immagino che ogni fotografo abbia la sua preferita, magari spiegatemelo!

lunedì 7 dicembre 2020

Consigli per le letture: Mi prendo il mondo ovunque sia di Letizia Battaglia, Sabrina Pisu

 


Reputo Letizia Battaglia una delle più grandi fotogiornaliste, non solo per i temi che ha trattato durante la sua carriera, a me molto cari e conosciuti, ma è anche una persona molto sensibile e socialmente impegnata.  Sono stato molto contento quando ho saputo di questo suo ultimo lavoro, perché credo sia importante conoscerla a fondo. Il sottotitolo ci fa scoprire subito cosa andremo a leggere, ovvero una biografia di una fotografa tra impegno civile e bellezza. Si, perché non ci sono solo i morti ammazzati dalla mafia, ma anche il bello della sua Palermo, i suoi bambini, il suo impegno civile. 

Un libro da avere. 

lunedì 30 novembre 2020

"Fotogiornalismo dietro le quinte"

 Credo che sia un video che non abbia bisogno di commento. Fa riflette... 



lunedì 23 novembre 2020

Essere bravi fotografi

 

Molti mi chiedono come si diventa bravi fotografi. Sicuramente è una domanda difficile a cui rispondere, i fattori sono tanti da tenere conto, molti dei quali sono personali, poco controllabili. Innanzitutto non serve la macchina fotografica migliore o più costosa, basta una qualsiasi compatta o smartphone per creare delle buone immagini. Allora cosa serve? Posso darvi un piccolo, grande consiglio: non smettete mai di studiare. Ma non solo fotografia, andando a ispirarvi con mostre, blog, siti di altri colleghi, ma anche studiare l'arte, visitare musei, leggere libri, andare a concerti. Ma fermarsi, mai sentirsi arrivati. Ma perché dedicarci anche ad altre forme d'arte? Semplicemente per abituare il cervello al bello. Semplice, no?!?


lunedì 9 novembre 2020

lunedì 26 ottobre 2020

Solitario


Solitario - Imperia - 2020
 

lunedì 19 ottobre 2020

La mia prima fotografia per Libera


 Oggi ricorre il 15° anniversario del mio primo reportage per Libera. Sono passati ben 15 anni da quel 19 ottobre del 2005, ma per me sono letteralmente volati. Ho avuto l'onore di incontrare persone bellissime,  allora erano splendidi ragazzi, li ho visti crescere anno dopo anno, ora sono adulti fantastici. Ho avuto l'onore non solo della loro amicizia, ma anche di poterli incontrare, scambiare idee e opinioni e soprattutto documentarli. Abbiamo imparato, viaggiato (migliaia e migliaia di km con qualunque mezzo possibile e immaginabile), mangiato, bevuto, sempre insieme. Insomma sono cresciuto con loro (anche se anagraficamente ho qualche annetto in più della maggior parte di loro). 
Ma torniamo alla foto che vedete sopra: in quel periodo stavo sviluppando un lavoro sugli artisti di strada, giravo le piazze di Torino cercandoli e fotografandoli. Un giorno mi imbatto in un articolo de La Stampa in cui si parlava genericamente di uno spettacolo del Circo Perlagraviz nell'atrio di Palazzo Nuovo. Recupero la macchina fotografica e vado, pensando di riprendere le solite performance circensi da strada, invece lo spettacolo, molto bello e coreografico, verteva su temi sociali molto profondi Ancora più affascinante è stata l'assemblea che si è svolta subito dopo nell'aula 39 dell'università, con ospiti Bruno Piazzese e Rita Borsellino. Di quelle ore è nato il mio primo servizio per Libera e la foto che vedete sopra la considero la prima fotografia del mio cammino con loro. 
Terminata l'assemblea ho parlato con Filippo, uno dei ragazzi che si era esibito, che mi ha invitato ad andarli a trovare nella loro sede, allora presso Casa Acmos, per parlare di una possibile collaborazione con loro... da allora non li ho mai abbandonati e continuo, anno dopo anno, a crescere insieme a loro.... 

lunedì 5 ottobre 2020

lunedì 28 settembre 2020

lunedì 21 settembre 2020

lunedì 14 settembre 2020

Senza titolo


 Scattata durante un concerto estivo, distolgo per un attimo lo sguardo dal palco e vedo questa bella scena.

lunedì 31 agosto 2020

lunedì 17 agosto 2020

Consigli per le letture: Summer of love : rock et révolution à San Francisco

 


La settimana scorsa mi avete scritto in tanti per avere qualche altro titolo sul lavoro di Jim Marshall. Eccovi accontentati! Si tratta di un libro molto interessante, ben curato ed editato. Per amatori del genere. Consigliato! 

lunedì 10 agosto 2020

Consigli per le letture: Jim Marshall - Show Me the Picture


 Un libro che non dovrebbe assolutamente mancare nella libreria di un fotografo di concerti...

lunedì 3 agosto 2020

Consigli per le letture: La mente del fotografo

Ho una formazione da psicologo, quindi non potevo non comprare un libro con un titolo così. Anche questo lo consiglio, un'ottima lettura! 


lunedì 27 luglio 2020

La via libera - cartaceo

 La via libera non é solo in versione online, ma anche cartacea. Il formato é il classico da magazine e la grafica é molto curata...




lunedì 20 luglio 2020

working in progress

 

Uno dei lavori interrotti durante l'emergenza covid-19... Spero di poterlo riprendere a breve...

lunedì 13 luglio 2020

Consigli per le letture: ANNIE LEIBOVITZ: THE EARLY YEARS 1970-1983

 A grande richiesta torna una rubrica che ho ingiustamente dimenticato in questi ultimi anni: "Consigli per le letture! Spero di dare maggiore regolarità. 

Un libro che non dovrebbe mai mancare nella libreria di un fotografo. I lavori di esordio di una delle più grandi fotografe viventi: Annie Leibovitz. 



lunedì 29 giugno 2020

Riflessioni estive

 L'estate é per me un momento di riflessione e di progettazione. In autunno vorrei completare alcuni lavori lasciati in standby dall'emergwnza covid e da altre incombenze. La voglia di ricominciare, in tutti i sensi, é molto grande e le idee non mancano, ma é il tempo che é tiranno. In questo periodo sto lavorando a un grosso progetto di editing su un mio lavoro di lunghissima durata. Per scaramanzia non dico nulla, ma in autunno potrebbero esserci grandi e belle sorprese!!! State tuned! 



domenica 14 giugno 2020

lunedì 25 maggio 2020

lunedì 18 maggio 2020

lunedì 11 maggio 2020

L'amore non basta

A inizio marzo sono stato contattato dall'amica Elisabetta Ognibene, la mitica grafica di Libera, colei che si è inventata il logo dell'associazione. Mi ha chiesto una fotografia da inserire su una biografia di don Luigi. Ho accettato ben volentieri e oggi esce in libreria "L'amore non basta", edito da Giunti. All'interno troverete una mia vecchia fotografia scattata durante la XIX giornata della memoria e dell'impegno  in ricordo di tutte le vittime delle mafie a Latina nel 2014.




Don Luigi Ciotti - Latina 2014 -

lunedì 4 maggio 2020

Covid-19

Stamattina inizia la "Fase 2", dopo due mesi di lockdown ci saranno delle timide aperture. Questo reportage racconta proprio la "Fase 1" nella mia città. Io ho continuato a lavorare per tutto il tempo dell'emergenza, ho voluto, quindi, creare memoria di come ho vissuto questa grande tragedia che è stata la pandemia del Covid-19. Per la prima volta nella mia vita ho vissuto la paura di uscire di casa (la mia attività non si è fermata, anzi...), ho avuto delle limitazioni di movimento, situazione che fino a qualche mese fa era impensabile nell'Italia del 2020. Di questi mesi mi ricorderò, per tutta la vita, di molte cose: la paura di ammalarsi, le vie deserte, le migliaia di morti, il silenzio assordante, rotto solo dalle sirene di qualche ambulanza o pattuglia, le code infinite ai supermercati, le autocertificazione, il bollettino delle 18.00 della Protezione Civile, i guanti e le mascherine introvabili, la lontananza dai propri cari.