martedì 20 ottobre 2015

Question time #8 - La fotografia simbolo


Riprendo la rubrica "Question time" dopo mesi di inattività.  Un po' per colpa mia, sono stato molto indaffarato, vi spiegherò più avanti le motivazioni, un po' perché le domande che arrivavano non erano di interesse generale o di una certa banalità. Rispondo sempre comunque a tutti. 
Giovanni mi chiede quale fotografia sia per me un "simbolo". Mi sono preso qualche giorno per pensarci, perché di fotografie che in qualche modo mi hanno profondamente influenzato ce ne sono molte, ne avevo raccolto qua una decina. Ma trovarne una soltanto è stata una bella sfida! Alla fine, pensando e ripensando,  mi è venuta in mente una fotografia di Elliott Erwitt che mi ha sempre fatto molto riflette, non solo per il significato intrinseco (che è palese), ma soprattutto per la sua comunicazione diretta e semplice. È un pugno nello stomaco, anche se apparentemente non c'è nulla di violento o sanguinario, ma questa semplice immagine racchiude la violenza di secoli di razzismo e segregazione, riuescendo a sintetizzare in modo completo tutta l'atmosfera razziale presente in quegli anni negli USA.
Vediamo una stanza con due rubinetti, uno bello e pulito con la scritta "white" (Bianco) a sinistra e uno molto brutto e sporco a destra con la scritta "colored" (Nero). Proprio su di esso una persona afroamircano chinato a dissetarsi.
Quello che mi ha sempre colpito di questa fotografia è proprio l'assurdità dell'ideologia segregazionista e razzista in genere: due lavandini separati, ma un unico tubo (che possiamo vedere come la matrice africana di tutte le razze) da cui esce l'acqua (la fonte della vita per eccellenza...)