Oggi se ne va un maestro. Non solo della fotografia, ma dell’ascolto, della verità, dell’umiltà.
Questa foto è del 2014. Eri lì, con la tua Leica e quello sguardo curioso sul mondo. Stavamo parlando di fotografia, di sguardi, di storie. Io ero per te un perfetto sconosciuto, eppure tu mi hai ascoltato come si ascolta un collega, un amico. Senza distanze, con curiosità e rispetto.
In quel momento ho capito che il talento vero cammina sempre con l’umiltà. Mi hai insegnato che il reportage non è solo vedere, ma soprattutto sentire.
Grazie per tutto quello che ci hai lasciato. Continueremo a guardare il mondo anche con i tuoi occhi.
Ciao Gianni