Prendo spunto da questo bellissimo articolo di Smargiassi sulla fotografia spontanea.
Parto dal presupposto che ora come ora non siamo ancora pronti ad accettare in toto la rivoluzione che il digitale ci ha portato, anche dopo decenni di utilizzo. Dopo l'avvento del sensore sulla pellicola c'è stata un'altra grande rivoluzione, che per paura o per "snobbismo" abbiamo sminuito o abbiamo fatto finta di non vedere: le fotocamere sugli smartphone. Se il digitale ha fatto si che molti si ri-avvicinassero alla fotografia, gli smartphone l'hanno portata alla massa, facendo si che veramente tutti possano fotografare. Chi non ha un cellulare con fotocamera? Io sono un amante della fotografia spontanea, della neofotografia come definita da Smargiassi, credo che sia il linguaggio più in voga attualmente in uso. Il mio smartphone non è solo un blocchetto di appunti come lo consideravo qualche anno fa, ma una parte essenziale della mia attrezzatura, che mi permette di comunicare quello che ho in testa in qualunque momento della giornata. Non è poco. E' infatti rivoluzionario!